In queste tre parole scelte dalla Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per celebrare l’8 Maggio, Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, è racchiusa tutta la forza che i volontari mettono in campo ogni giorno in tutto il mondo per portare aiuto a chiunque ne abbia bisogno. Questa data, che rappresenta l’anniversario della nascita del fondatore del movimento Henry Dunant, è la giornata dei volontari, di tutti coloro che guidati dai Sette Principi su cui la nostra organizzazione si basa, hanno scelto di dedicarsi al prossimo nelle tante attività svolte dalla Croce Rossa per essere vicini alla popolazione.
Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità: Sette Principi che costituiscono lo spirito e l’etica alla base delle oltre 190 Società Nazionali del mondo.
Degli oltre 142mila volontari presenti in Italia, di cui circa 14.300 in Emilia Romagna, sono oltre 3.000 le persone, nella provincia di Parma, che hanno scelto di aderire a questa associazione, un gruppo coeso che ha lavorato duramente non solo nell’ambito della propria area di competenza, ma anche coordinando gli sforzi delle 14 sedi del territorio, per poter dare sempre la miglior risposta possibile alle necessità della popolazione. Solo nel Comitato di Parma sono presenti quasi 1.100 volontari, compresi i due importanti distaccamenti di Berceto e Monchio delle Corti, che servono un’ampia parte del nostro territorio montano, assieme agli altri Comitati CRI dell’appennino. Un gruppo che unisce tante generazioni con volontari che vanno dai 15 anni fino ai 95! Qualcosa di straordinario perché tutte le generazioni possono così imparare gli uni dagli altri.
In questi ultimi due anni, tutti i volontari sono stati chiamati a dare sempre di più, chiamati a non fermarsi mai, in una parola appunto, a essere INARRESTABILI. In questa edizione dell’8 Maggio, Croce Rossa vuole sottolineare il ruolo fondamentale svolto dai propri militi ogni giorno nella vita delle persone e nello sviluppo dell’Associazione, senza sosta. È inevitabile parlare della pandemia che ha colpito tutto il mondo e di come questa abbia influito nella vita di tutti, modificando i rapporti sociali, il mondo del lavoro ed il mondo in cui opera il volontariato, Croce Rossa compresa. Il 2020 è stato un periodo estremamente pesante, ed il 2021 non fa molta differenza, seppur in modo diverso. Abbiamo dovuto far fronte ad una situazione imprevista ed inimmaginabile, rispondendo colpo su colpo alle impellenti necessità che via via si creavano all’interno della nostra società, trasformando l’impegno messo in campo dalle donne e dagli uomini CRI perchè fosse via via ciò di cui le persone avevano bisogno. Ogni nuova sfida, ogni nuovo ostacolo non ha fermato le donne e gli uomini CRI, che si sono dimostrati resilienti, affrontando e superando ogni nuovo evento. “Tutti hanno svolto un ottimo lavoro”, dichiara Giuseppe Zammarchi, Presidente CRI Parma “volontari e dipendenti CRI Parma hanno fatto proprie le nuove regole, adeguandosi alla situazione e rendendo tutto “molto normale”, le hanno trasformate in una routine che ha reso tutto più sopportabile. La famiglia della Croce Rossa ha continuato a lavorare per essere vicino a tutti, nessuno escluso.” Nelle difficoltà, tutti hanno sempre dato il massimo ed i risultati sono evidenti. Un pensiero comune tra tutti i Presidenti dei Comitati CRI della provincia “in questi anni particolari, importanti, emozionanti, ma purtroppo drammatici, avevamo paura, ma non siamo mai arretrati di un passo, distanti dalle persone che assistiamo e spesso dalle nostre famiglie. Eppure, abbiamo sempre risposto colpo su colpo, mettendo avanti a ciascun servizio la gentilezza, tenendo la mano dei pazienti, rimanendo vicini ai malati”.
Un lavoro che continua incessante, anche con l’inserimento di nuovi volontari, in diversi Comitati della provincia, tra cui Parma, sono infatti partiti, o sono in fase di avvio, nuovi corsi base per gli aspiranti volontari CRI che hanno un alto numero di richieste di partecipazione. Anche su questo aspetto formativo non sono mancati momenti di confronto e scambio di idee sulla metodologia e sulla didattica da utilizzare, in maniera tale da rendere il distacco telematico minore, per poter offrire un servizio sempre migliore a chi decide di intraprendere un percorso di volontariato presso l’associazione. “Vogliamo fare il massimo per coinvolgere le persone che si avvicinano a noi con l’intenzione di trasmettere la passione che ogni volontario mette nello svolgimento delle attività” dichiara Sorella Maria Torromino, Infermiera Volontaria e Direttore di Corso a Parma, “e soprattutto, il nostro obiettivo è far capire il grande valore di ogni gesto rivolto verso il prossimo”.
“L’emergenza ha creato tante difficoltà, ma ha anche fatto emergere nuove forme di altruismo e solidarietà”, spiega Andrea Oppici, Consigliere CRI Parma, “Tutti possono aiutare, per essere volontari basta aver compiuto 14 anni, se ci si sente pronti, entrare in questa grande famiglia è facile!”
Un gruppo a cui si uniscono ragazze e ragazzi che hanno aderito al progetto CRI Parma sul Servizio Civile Universale, 12 ragazze e ragazzi che per un anno faranno parte della grande famiglia di Croce Rossa Parma.
#Inarrestabili appunto. Nell’assistenza alla popolazione, nella creazione di nuove forme di comunicazione sia interna che esterna ai vari Comitati, nella gestione della formazione, il lavoro delle donne e degli uomini CRI non si è mai fermato, superando le difficoltà grazie alla forza del gruppo.
Questo nuovo periodo che stiamo vivendo ora, con l’arrivo del vaccino, apre le porte ad un ritorno alla normalità, che tutti auspichiamo avvenga il più presto possibile, perchè anche i nostri volontari hanno voglia di tornare a quelle tante attività sospese in questo periodo pandemico.