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Martedì, 19 Settembre 2017 17:07

Slide Corso TSSA

Questa sezione dell'area download contiene le slide Nazionali relative al corso TSSA riservato ai volontari di Croce Rossa Italiana. Le slide sono divise nelle varie lezioni relative ai tre moduli del corso.

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Modulo 1

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Modulo 2

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Modulo 3

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Martedì, 19 Settembre 2017 10:42

Storia e principi

La storia della Croce Rossa

henryIl 24 giugno 1859, 2° guerra di indipendenza italiana, una delle battaglie più sanguinose del 1800 si consumò sulle colline a sud del Lago di Garda, a San Martino e Solferino. Trecentomila soldati di tre eserciti (Francese, Sardo-Piemontese e Austriaco) si scontrano lasciando sul terreno circa centomila fra morti, feriti e dispersi. Castiglione delle Stiviere è il paese più vicino, 6 chilometri da Solferino, dove esisteva già un ospedale e la possibilità di accedere all'acqua, elemento fondamentale nel soccorso improvvisato ai novemila feriti che, nei primi 3 giorni, vennero appunto trasportati a Castiglione.

Lì si trovava un giovane svizzero, Jean Henry Dunant , venuto ad incontrare per i suoi affari Napoleone III. Egli si trovò coinvolto nel terribile macello, aggravato dall' "inesistenza" della sanità militare, e descrisse il tutto mirabilmente nel suo testo fondamentale: Un Souvenir de Solferino, tradotto in più di 20 lingue. Dall'orribile spettacolo nacque in H.Dunant l'idea di creare una squadra di infermieri volontari preparati la cui opera potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare: la Croce Rossa. Dal Convegno di Ginevra del 1863 (26-29 ottobre) nacquero le società nazionali di Croce Rossa, la quinta a formarsi fu quella italiana.Nella 1° Conferenza diplomatica di Ginevra che terminò con la firma della Prima Convenzione di Ginevra (8-22 agosto 1864) fu sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.

Ferdinando Palasciano, illustre clinico italiano aveva fino dall'Aprile del 1861 sostenuto l'idea della neutralità dei feriti e la moltiplicazione senza limiti dei servizi sanitari. Il fondatore della Croce Rossa Italiana è il medico milanese Cesare Castiglioni ed il primo Comitato italiano è quello di Milano nato il 15 giugno 1864.

 

Ferdinando Palasciano

Durante i moti di Messina del 1848 un medico chirurgo di Capua, Ferdinando Palasciano, giovane ufficiale dell'esercito borbonico, avvertì il dovere morale di prestare le sue cure anche ai feriti nemici nonostante l'ordine tassativo dato dal generale Filangieri di non curare i ribelli siciliani. Ciò gli valse la minaccia di essere passato per le armi ma, per intercessione di Re Ferdinando, suo amico e sostenitore, la condanna venne tramutata in un anno di carcere da scontare a Reggio Calabria.

Anche durante la reclusione Palasciano continuò ad assistere i feriti napoletani che i battelli portavano da Messina. Dopo la scarcerazione si interessò ancora ai problemi di sanità militare, lottando con energia affinché venisse riconosciuta la neutralità dei feriti in guerra.

Caduta la monarchia borbonica, Palasciano poté esporre liberamente le sue idee e, in occasione del Congresso Internazionale dell'Accademia Pontaniana, svoltosi a Napoli nell'aprile del 1861, affermò: "Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero rispettivamente quello dell'aumento illimitato del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra". Con questo discorso, che ebbe una vasta eco in tutta Europa e che, tre anni più tardi, sarà alla base della Convenzione di Ginevra, Palasciano proclamò, per la prima volta, uno e forse il più importante dei principi fondamentali della Croce Rossa.

Henry Dunant

I principi proclamati da Palasciano presero forma grazie all'opera di Henry Dunant, considerato a pieno titolo il fondatore della Croce Rossa.
Dunant nasce a Ginevra il giorno 8 maggio 1828. Nel 1843 entra a far parte di un gruppo di giovani della Chiesa Libera. Nel 1855 fonda a Parigi l'Alleanza delle Unioni Cristiane dei Giovani (YMCA).
Qualche anno più tardi si reca in Algeria per affari, si affeziona alla cultura locale, studia l'Islam e prende lezioni di arabo. Nel 1858 fonda una società cereagricola, la "Società Anonima dei Mulini di Mons-Djemila", ma, nonostante i presupposti favorevoli, non riesce ad ottenere il terreno scelto. Dopo vari tentativi decide allora di parlare personalmente con Napoleone III, essendo quel territorio colonia francese.
Ma l'Imperatore si trova in Lombardia, alla testa dell'esercito francese in favore dell'indipendenza italiana contro gli Austriaci, comandati da Francesco Giuseppe. Quando Dunant arriva in Lombardia, nel pieno della II guerra d'indipendenza italiana, scoppia a Solferino, il 24 giugno del 1859, una delle battaglie più sanguinose che l'Europa abbia mai vissuto. Dunant rimane sconvolto dal numero impressionante di feriti e morti, ma soprattutto dal fatto che essi vengano abbandonati a loro stessi; più di 40.000 persone giacciono sul campo di battaglia.
"Qui si svolge una lotta corpo a corpo, orribile, spaventosa; Austriaci ed Alleati si calpestano, si scannano sui cadaveri sanguinanti, s'accoppano con il calcio dei fucili, si spaccano il cranio, si sventrano con le sciabole o con le baionette; è una lotta senza quartiere, un macello, un combattimento di belve, furiose ed ebbre di sangue; anche i feriti si difendono sino all'ultimo: chi non ha più un'arma afferra l'avversario alla gola, dilaniandogliela con i denti".
Impotente di fronte a queste scene di dolore e di disperazione, Dunant cerca invano medici, chirurghi e infermieri che possano alleviare le sofferenze di tanti uomini.
"Il sole del 25 illuminò uno degli spettacoli più orrendi che si possano immaginare. Il campo di battaglia è coperto dappertutto di cadaveri; le strade, i fossati, i dirupi, le macchie, i prati sono disseminati di corpi senza vita e gli accessi di Solferino ne sono letteralmente punteggiati. Nei paesi tutto si trasforma in ambulanze di fortuna: chiese, conventi, case, pubbliche piazze, cortili, strade, passeggiate. Il numero dei feriti è così considerevole che è impossibile provvedervi. Allora si verificano scene pietose come quelle del giorno precedente, benché di genere affatto diverso; l'acqua e i viveri non mancano e nondimeno i feriti muoiono di fame e di sete; vi sono filacce in abbondanza ma non mani sufficienti per applicarle sulle ferite. È dunque indispensabile, bene o male, organizzare un servizio volontario".
Cosciente, quindi, che l'unica cosa da fare è quella di ricorrere alla buona volontà degli abitanti del paese, Dunant stesso si improvvisa infermiere, raduna uomini e donne, procura acqua, brodo, biancheria e bende, ritorna sui campi di battaglia per raccogliere altri feriti. Nonostante tutto è ben consapevole dell'insufficienza dei soccorsi in rapporto alle necessità.
Si rendono perciò necessari infermiere e infermieri volontari, diligenti, preparati, iniziati a questo compito, che, ufficialmente riconosciuti dai comandanti delle forze armate, siano agevolati ed appoggiati nell'esercizio della loro missione. Infine, in un'epoca in cui si parla tanto di progresso e di civiltà, visto che purtroppo le guerre non possono essere sempre evitate, non urge insistere perché si cerchi, in uno spirito d'umanità e di vera civiltà, di prevenire o almeno mitigarne gli orrori?
Con questo proposito, dopo la fine della guerra, Dunant torna a Ginevra, ma non riesce a dimenticare quelle atrocità. Trasferisce tutta la sua amarezza, le emozioni, l'angoscia e l'impotenza provate durante quella strage in un libro: "Souvenir de Solferino". Il suo fine è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica per la realizzazione del suo progetto: creare una Società di Soccorso Volontario in ogni Stato, con il compito di organizzare ed addestrare squadre per l'assistenza dei feriti in guerra. Propone che i feriti ed il personale sanitario vengano ritenuti neutrali dalle Parti belligeranti, protetti da un segno distintivo comune.
Il libro è un vero successo, ha una vasta risonanza in tutta Europa e crea immediatamente un clima favorevole alla realizzazione concreta degli ideali in esso contenuti. Nel 1862 Dunant aderisce alla "Società ginevrina di Utilità Pubblica" ed insieme ad altri cinque cittadini svizzeri - il giurista Gustave Moynier, il generale Henry Dufour e i due medici Louis Appia e Theodore Maunoir - fonda una Commissione di lavoro, il "Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti", prima cellula di quello che diventerà il Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Il "Comitato dei cinque" porta avanti le idee proposte da Dunant nel suo libro ed il 26 ottobre 1863 organizza, a Ginevra, una Conferenza Internazionale alla quale partecipano 18 rappresentanti di 14 Paesi che, il 29 ottobre, firmano la "Prima Carta Fondamentale". Le dieci risoluzioni in essa contenute definiscono le funzioni ed i mezzi dei Comitati di soccorso e costituiscono l'atto di nascita del Movimento.

La storia della Croce Rossa Italiana

storia criIl primo "Comitato dell'Associazione Italiana per il Soccorso ai feriti e ai malati in guerra" si costituisce a Milano ad opera del Comitato Medico Milanese dell'Associazione Medica Italiana il 15 Giugno 1864, ben due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra. Questo inizia subito la sua attività sotto la presidenza del dott. Cesare Castiglioni, il quale, due mesi dopo la costituzione del comitato viene chiamato a Ginevra, insieme ad altri delegati italiani, per esporre quanto fatto a Milano e quanto intende fare in avvenire in favore dei feriti e dei malati in guerra.Il 22 agosto 1864 viene sottoscritta anche dall'Italia la Convenzione di Ginevra.
Il giorno 11 Dicembre dello stesso anno si tiene a Milano un congresso in cui si approva il regolamento del Comitato di Milano Comitato Centrale per il coordinamento delle attività dei nuovi comitati nascenti.
Il 20 giugno 1866 l'Italia dichiara guerra all'Austria e le prime quattro "squadriglie" di volontari partono alla volta di Custoza.
Da allora la Croce Rossa Italiana è sempre presente e attiva nei conflitti che vedono impegnata l'italia.
Nell'occasione dell'apertura della Settima CRI 2017 organizzata dal Comitato di Parma, si è svolta la Cerimonia di Inaugurazione della nuova Ambulanza Charlie Billo, mezzo di ultima generazione gentilmente donato dal Sig. Giancarlo Bigliardi.
La Cerimonia, avvenuta dopo la Santa Messa di apertura officiata da S.E. Mons. Enrico Solmi Vescovo di Parma, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militati, oltre che di ospiti speciali, compresa la storica Maschera di Parma Al Dsèvod, Maschera voluta dalla Famija Pramzana ed interpretata dal Dott. Maurizio Trapelli Delindati
 
Foto di Luciano Carbognani e Marco Contini

Sono state intitolate sabato 8 aprile, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, due strade a due fondamentali Enti della nostra città, due realtà preziose da sempre per la comunità intera che, grazie allo strenuo impegno quotidiano dei volontari, sono diventate punti di riferimento sanitari e sociali indispensabili per il territorio: l'Assistenza Pubblica e la Croce Rossa di Parma.

Venerdì, 15 Settembre 2017 14:15

2017 - Premio Sant'Ilario 2017 - Parma Nostra

Croce Rossa Parma entra nella galassia dei «Premi S. Ilario» dell’associazione culturale «Parma Nostra». L'associazione ha voluto premiare, quest'anno, l'associazione di volontariato CRI, attiva ininterrottamente sul territorio da 150 anni.
L’onorificenza, che da ormai tanti anni il sodalizio assegna a coloro che si sono particolarmente distinti nei rispettivi ambiti professionali di competenza, è stata consegnata nelle mani del Presidente di CRI Parma Giuseppe Zammarchi dal Presidente Renzo Oddi il 18 gennaio, presso la sede di via Riva 2.
CRI Parma, tramite le parole del proprio Presidente, "ringrazia gli amici di Parma Nostra che hanno voluto onorarci con questo prestigioso riconoscimento. Entrare a far parte della squadra di personaggi illustri della nostra città, premiati in tanti anni da Parma Nostra, ci lusinga e ci stimola a fare sempre di
più e sempre meglio."

In previsione della giornata mondiale dell'AIDS, i Giovani CRI hanno passato una giornata in mezzo alla popolazione per sensibilizzare i ragazzi circa questa patologia. Tramite giochi, gadget e momenti di formazione abbiamo risposto ai dubbi di molti giovani. Contraccezione e Prevenzione sono state le parole chiave di questa giornata.
Si ringraziano gli amici del SISM, dell'associazione Ottavo colore e il reparto Malattie Infettive dell'ospedale Maggiore per la collaborazione!

L'esercito della carità: 150 anni di Croce Rossa a Parma

Sabato 26 Novembre si sono svolti due eventi importanti! Il convegno "L'esercito della carità": 150 anni di Croce Rossa a Parma tra slancio umanitario e radicamento nel territorio, che ha visto la presentazione dei risultati della ricerca svolta dall'Istituto Storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma sulla storia della Croce Rossa nella città Ducale!

Inaugurazione nuovo pulmino trasporto disabili

Cerimonia di inaugurazione del nuovo pulmino per il trasporto disabili entrato da poco nella scuderia di Croce Rossa Parma. Il mezzo, acquistato grazie anche al generoso contributo dei Giochi delle Sette Frazioni, servirà ad accompagnare bimbi e ragazzi con disturbi cognitivi.

Croce Rossa Italiana ha collaborato nella realizzazione e svolgimento di una esercitazione interforze nella galleria ferroviaria dell'Alta Velocità.
Due treni alta velocità si fermano contemporaneamente all'interno di una galleria: il primo, diretto a sud, per un principio d’incendio a bordo e il secondo, in viaggio verso nord, per un guasto tecnico. La circolazione ferroviaria viene sospesa, la linea di alimentazione elettrica dei treni disalimentata e i passeggeri evacuati attraverso i percorsi di emergenza.
E' questo lo scenario dell’esercitazione di Protezione civile che si è svolta la notte scorsa tra mezzanotte e trenta e le 3.30 nella galleria Fontanellato dell'Alta Velocità, cui hanno partecipato le squadre di primo intervento del Gruppo Ferrovie dello Stato, NTV, i Vigili del fuoco, il 118, la Croce Rossa e la Polizia ferroviaria, coordinati dal Servizio di Protezione civile di Parma.
L’attività, che si è svolta in condizioni il più possibile realistiche e con la partecipazione di figuranti, rientra fra quelle previste nel Piano di Emergenza Esterno per le gallerie di lunghezza superiore a un chilometro (la galleria artificiale Fontanellato si sviluppa per 1,635 metri).
Particolare attenzione - dice una nota delle Ferrovie - è stata riservata alla verifica dell’efficacia e rapidità di azione e alla comunicazione fra le diverse sale operative interessate e il Posto di Comando Avanzato istituito nell'area all'imbocco della galleria, nonché alla procedure e attività previste dalla Convenzione per l’assistenza ai passeggeri stipulato dal Gruppo FS e dalla Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna.
​Nel dettaglio è stato coinvolto personale sanitario dai comitati di Parma, Pontetaro-Fontevivo e Fontanellato. Simulatori e Truccatori dalle province di Parma, Reggio Emilia e Bologna per un totale di oltre trenta persone a cui è stata data assistenza
 
Foto da Repubblica.it (Marco Vasini),GazzettaDiParma.it e Croce Rossa Parma

La Reale e Ducale Casa di Borbone Parma, ha conferito a Croce Rossa Italiana - Comitato di Parma la medaglia della "Carità Coraggiosa" come riconoscimento per i 150 anni di attività della CRI parmigiana in favore delle persone deboli e vulnerabili

Venerdì, 15 Settembre 2017 13:43

2016 - Esercitazione in galleria - 22 Settembre

Croce Rossa Italiana ha collaborato nella realizzazione e svolgimento di una esercitazione interforze nella galleria del CUCCHERO sulla autostrada A15 direzione Sud.
L'esercitazione ha visto la realizzazione di un incidente simulato all'interno della galleria stessa con quattro mezzi coinvolti: tre auto ed un camion.
Sono intervenuti mezzi di supporto dell'Autocamionale della Cisa, Polstrada, Vigili del Fuoco dai comandi di Parma e Massa, nonché vari equipaggi di Croce Rossa, un PMA e Simulatori e Truccatori quali infortunati.

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