Croce Rossa Italiana - Comitato di Parma raccoglie l’appello lanciato da Croce Rossa, in collaborazione con ANCI, affinché l’Italia aderisca al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari.
“Il solo modo per eliminare la minaccia nucleare è eliminare le armi nucleari stesse.“ (António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite).
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Il 26 settembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari. Nel mondo ci sono più di 13.800 testate nucleari e per questo il 7 luglio 2017 è stato approvato il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). Si tratta del primo trattato che rende illegali l’uso, la minaccia, il possesso e lo stazionamento di armi nucleari.
Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è impegnato affinché il trattato venga adottato dal maggior numero di paesi. «» è la campagna sviluppata dalla CRI per sensibilizzare le persone sul tema delle armi nucleari affinché l’Italia aderisca al più presto al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari.
Nel 1954 il sindaco di Firenze Giorgio La Pira tenne un discorso al Comitato Internazionale della Croce Rossa dal titolo “Il valore delle città”. Davanti alla minaccia nucleare, La Pira rivendicò “il diritto all'esistenza delle città umane, un diritto di cui siamo titolari, noi della generazione presente, ma del quale sono titolari ancor di più gli uomini delle generazioni future”.
Insieme ad ANCI, chiediamo ai Comuni italiani e ai Comitati CRI di aderire alla campagna social che si svolgerà il 26 settembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari, per chiedere che l’Italia aderisca al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari.
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"Ci prefiggiamo un unico importante obiettivo: assistere un numero crescente di persone che sono vulnerabili a causa dei molteplici cambiamenti sociali, economici e ambientali in atto". Si apre con questo messaggio del presidente nazionale, Francesco Rocca, la Strategia della Croce Rossa Italiana 2018-2030, da oggi online sul sito dell’Associazione.
Frutto di un’ampia consultazione con tutti i Comitati sul territorio, i Comitati Regionali ed il Comitato Nazionale, il documento riflette la visione strategica di coloro che svolgono ogni giorno le attività della CRI sul territorio ed all'estero e di quanti lavorano per mettere sempre al centro delle proprie azioni il valore dell'umanità e il valore della relazione con l'altro.
In linea con l’Agenda 2030 e con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs - Sustainable Development Goals) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, gli obiettivi della Croce Rossa Italiana mirano a contribuire all'agenda umanitaria globale, a progredire nella lotta alla povertà e a intervenire in modo efficace nelle calamità e in tutte le emergenze personali e di comunità.
La CRI ricopre un ruolo unico in Italia quale ausiliaria dei pubblici poteri nel campo umanitario, della protezione della salute e della prevenzione delle malattie, in ambito di risposta alle emergenze e riduzione dei rischi legati alle catastrofi e nella diffusione di una cultura di non-violenza e pace attraverso la promozione dei Principi e Valori Umanitari e del Diritto Internazionale Umanitario.
“Mettere al centro l'essere umano è da sempre il nostro imperativo. Da oggi lo facciamo con nuovi strumenti, maggiore forza e unità". Spiega il presidente Rocca nell'introduzione della Strategia, disponibile alla pagina “Strategia 2018-2030” insieme agli altri strumenti che compongono il nuovo toolkit per la diffusione del documento (brochure e poster).
Ora, a tutti noi diffonderla e tradurla in piani di azione e programmi realizzabili. Siete pronti a guidare il cambiamento? Insieme si può!
Domenica 14 luglio, le strade del comune di Toano (Reggio Emilia) si sono colorate di rosso. L’Appennino Reggiano è, infatti, stato scelto per ospitare le Gare Regionali di Primo Soccorso della Croce Rossa Italiana.
Il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con il Comitato di Toano, ha dato vita a uno degli eventi formativi più utili e importanti per i soccorritori, trasformando le strade del paese in un grande scenario di emergenza.
La giornata è iniziata alle 8 del mattino, con i saluti istituzionali e l’accoglienza delle squadre provenienti da tutta la Regione, presso il Cavola Forum di Toano. Lì si è poi conclusa nel pomeriggio con la premiazione della squadra del Comitato di Scandiano che si è particolarmente contraddistinta per competenza e sinergia aggiudicandosi il primo posto.
LE GARE REGIONALI DI PRIMO SOCCORSO - Nulla è stato lasciato al caso, truccatori e simulatori della Croce Rossa hanno messo in scena sette ambientazioni, con diversi livelli di gravità, pericolo e condizioni ambientali. L’obiettivo era rendere il più realistica possibile la situazione d’emergenza e mettere alla prova chi ogni giorno si trova sul campo.
“Ogni squadra viene addestrata sugli elementi di primo soccorso da un preparatore, coadiuvato da altre figure esperte nelle varie discipline: Full D, Diritto Internazionale Umanitario, Protezione Civile e SeP (servizio Psicosociale). – spiega Mario Ferrari, Presidente del Comitato di Toano, e aggiunge - Grande peso in questa preparazione ha l’esperienza e la bravura del Team Leader, riferimento importante per tutta la squadra, sia nella gestione dello scenario che nelle comunicazioni, in modo particolare con il Giudice Master. Naturalmente gli equipaggi in gara devono affrontare tutte le scene allestite, dove si trovano giudici qualificati per valutare il loro agire, trasformandolo in un punteggio convenzionale.”
La formazione è alla base dell’attività dei volontari della Croce Rossa, che si sottopongono a costanti aggiornamenti teorici e pratici “perché un addestramento costante, preciso e professionale garantisce tempestività delle decisioni nei momenti critici, adeguata risposta nei diversi scenari di emergenza e soprattutto sintonia tra i componenti della squadra” spiega il Dott. Giuseppe Schirripa, Delegato Tecnico Regionale della Croce Rossa per la tutela della salute e della vita.
Le Gare di Primo Soccorso sono anche un importante momento di confronto con i volontari di diversi comitati e territori, con i quali scambiarsi consigli e buone pratiche. Confronto ancor più proficuo quest’anno, con la partecipazione alle Gare di due squadre dalla Lombardia e dalla Toscana.
Il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana dell’Emilia-Romagna ringrazia il Comune di Toano per l’ospitalità, il Comitato di Toano per l’importante contributo dato all’organizzazione dell’evento, la cittadinanza che ha assistito alle Gare, e tutti i volontari che vi hanno preso parte e si sono impegnati dando prova di grande professionalità.
All'evento, nella squadra della giuria, erano presenti anche volontari di Croce Rossa Parma!
Domenica 14 luglio, il comune di Toano (Reggio Emilia) si trasforma in un grande scenario di emergenza. L’Appennino Reggiano è, infatti, stato scelto per ospitare le Gare Regionali di Primo Soccorso della Croce Rossa Italiana.
Il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con il Comitato di Toano, darà vita a uno degli eventi formativi più utili e importanti per i soccorritori.
La giornata inizierà alle 8 del mattino, con i saluti istituzionali presso il Cavola Forum di Toano, e lì si concluderà con la premiazione dei vincitori e i festeggiamenti a base di prodotti tipici del territorio.
LE GARE REGIONALI DI PRIMO SOCCORSO- Nulla sarà lasciato al caso, truccatori e simulatori della Croce Rossa metteranno in scena sette ambientazioni, con diversi livelli di gravità, pericolo e condizioni ambientali. L’obiettivo è rendere il più realistica possibile la situazione d’emergenza e mettere alla prova chi ogni giorno si trova sul campo.
“Ogni squadra viene addestrata sugli elementi di primo soccorso da un preparatore, coadiuvato da altre figure esperte nelle varie discipline: Full D, Diritto Internazionale Umanitario, Protezione Civile e SeP (servizio Psicosociale). – spiega Mario Ferrari, Presidente del Comitato di Toano, e aggiunge - Grande peso in questa preparazione ha l’esperienza e la bravura del Team Leader, riferimento importante per tutta la squadra, sia nella gestione dello scenario che nelle comunicazioni, in modo particolare con il Giudice Master. Naturalmente gli equipaggi in gara dovranno affrontare tutte le scene allestite, dove si troveranno giudici qualificati per valutare il loro agire, trasformandolo in un punteggio convenzionale.”
La formazione è alla base dell’attività dei volontari della Croce Rossa, che si sottopongono a costanti aggiornamenti teorici e pratici “perché un addestramento costante, preciso e professionale garantisce tempestività delle decisioni nei momenti critici, adeguata risposta nei diversi scenari di emergenza e soprattutto sintonia tra i componenti della squadra” spiega il Dott. Giuseppe Schirripa, Delegato Tecnico Regionale della Croce Rossa per la tutela della salute e della vita.
Le Gare di Primo Soccorso sono anche un importante momento di confronto con i volontari di diversi comitati e territori, con i quali scambiarsi consigli e buone pratiche.
Un’occasione da non perdere, dunque, per i cittadini emiliano-romagnoli, che avranno l’occasione di vedere all’opera i soccorritori e scoprire, così, qualcosa in più sulle attività che, ogni giorno, i volontari della Croce Rossa Italiana svolgono sul territorio.
Alle Gare di Primo Soccorso a Toano, anche volontari del Comitato di Parma saranno presenti nella squadra di giudici dell'evento.
San Ruffino, Carignano, Corcagnano, Pannocchia, Vigatto, Alberi e Gaione. Come da tradizione, queste le 7 Frazioni che si sono sfidate sabato 29 giugno in una bellissima olimpiade del divertimento. Decine e decine di giovani ragazzi e ragazze provenienti dalle frazioni in gara si sono sfidati davanti a migliaia di persone festanti, che hanno sostenuto i loro beniamini per tutta la durata delle gare.
Una competizione combattuta fino alla vittoria finale di San Ruffino, salito sul gradino più alto del podio per il secondo anno consecutivo.
San Ruffino, Carignano, Corcagnano, Pannocchia, Vigatto, Alberi e Gaione. Come da tradizione, queste le 7 Frazioni che si sono sfidate sabato 29 giugno in una bellissima olimpiade del divertimento. Decine e decine di giovani ragazzi e ragazze provenienti dalle frazioni in gara si sono sfidati davanti a migliaia di persone festanti, che hanno sostenuto i loro beniamini per tutta la durata delle gare. Una serie di sfide fatte non solo di divertimento e agonismo, ma anche di sentimenti profondi. Una gara nata ormai dieci anni fa, anche per rafforzare l’amicizia dei giovani sfidanti, un percorso per valorizzare l’impegno e la fiducia reciproca in gioco, un evento con anche un importante risvolto benefico. Come da tradizione infatti l’impegno degli organizzatori e dei partecipanti sfocia in una donazione a favore di enti o persone particolarmente bisognose. E quest’anno tutti si sono battuti per raccogliere fondi per la famiglia di Lollo, un bambino del nostro territorio che da 10 anni lotta contro una malattia genetica, la Fibrosi Cistica, una malattia che toglie il respiro, una malattia che costringe Lollo a vivere attaccato ad una macchina che respira al suo posto, in attesa del trapianto di entrambi i polmoni. Ecco, le 7 frazioni sono scese in campo per lui! Ed assieme a loro, in mezzo a migliaia di persone, c’era Croce Rossa Italiana - Comitato di Parma! Anche quest’anno, come in tutte le edizioni precedenti, i volontari della Croce Rossa parmense erano in campo, con una squadra numerosa! Automedica, ambulanze ed equipaggi a piedi nell’intero impianto sportivo, quasi venti volontari, che tra risate, battute, sorrisi e pacche reciproche hanno costantemente vigilato sulla sicurezza dell’intera manifestazione, sia per i partecipanti in campo, che per le migliaia di sostenitori presenti sugli spalti. E non sono mancati momenti più puramente ludici, come per esempio quando alcuni volontari CRI hanno “approfittato” di un passaggio sul bellissimo mezzo militare utilizzato da Corcagnano per rappresentare la propria frazione, o quando i membri della frazione di Pannocchia hanno regalato ai nostri colleghi alcuna gadget! Sono solo due esempi di come, per tutta la serata, non sia stato solo un “lavoro” quello svolto da Croce Rossa, ma anche un ritrovo tra “amici”, con sorrisi e battute scambiate con tutte le frazioni presenti al gioco. Una serata che è iniziata con gli applausi da parte dei responsabili della manifestazione ed un caloroso ringraziamento a Croce Rossa per l’impegno che ogni anno mette nel sostenere la manifestazione. Un ringraziamento che accettiamo di cuore, ed a cui a nostra volta rispondiamo con un caloroso “Grazie”, per permetterci ogni anno di essere presenti ad una manifestazione così bella!!! Ed è anche grazie a questa continua partecipazione che la nostra squadra di colore rosso ha potuto perfezionare di anno in anno l’organizzazione durante questo evento, distribuendosi in modo strategico con mezzi e volontari, per poter rispondere al meglio ad ogni possibile situazione di emergenza. Decine i giochi “senza frontiere” proposti durante la serata, in cui i rappresentati di ogni frazione si sono sfidati per la gloria. Sfide in acqua, su biciclette, con palle da rugby e con tanta passione. Una competizione combattuta fino alla vittoria finale di San Ruffino, salito sul gradino più alto del podio per il secondo anno consecutivo. Ed è lì che è esplosa la gioia della frazione vincente, tra urla, risate, scherzi e la doverosa Coppa finale! Ha vinto San Ruffino, ha vinto l’amicizia, ha vinto la solidarietà. E tutto sotto gli occhi vigili delle forze in campo di Croce Rossa, che per fortuna è rimasta praticamente inattiva. Croce Rossa ringrazia ancora una volta gli organizzatori dei Giochi delle 7 Frazioni per averci permesso di assistere ad uno spettacolo magnifico, siamo felici e onorati di aver preso parte a questo evento unico nell’estate parmense!
Noi stiamo già aspettando l’undicesima edizione… e voi?
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Anche quest'anno un fiume di luce ha illuminato le strade di Solferino, le stesse dove 160 anni fa è nato tutto. Oltre 10mila volontari da più di 130 Società Nazionali del mondo, si sono ritrovati per rivivere e condividere un'idea rivoluzionaria, per ripercorrere i passi di Henry Dunant ed immaginare e costruire insieme il futuro del Movimento.
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Essere volontari di Croce Rossa significa far parte di una grande famiglia in cui tutti fanno la loro parte per aiutare ovunque e chiunque. E questo aiuto lo si porta sia sul campo, sia svolgendo lavoro d'ufficio, sia essendo promotori di idee e progetti innovativi, che siano non solo di sostegno ai Principi Fondamentali di Croce Rossa, ma anche e soprattutto di sostegno e supporto al territorio in cui operiamo.
Il progetto CRI in Bici è una di quelle idee nate dalla fantasia di un gruppo di volontari CRI Parma, che si è reso conto di come, nella nostra città, un servizio in grado di presidiare il territorio in modo capillare, focalizzando l'attenzione su zone particolari della città, ad alto flusso di traffico pedonale, oltre che in occasione di eventi particolari, fosse un qualcosa di importante e di cui Parma avesse effettivamente bisogno, un servizio in grado di soddisfare una reale necessità di miglioramento del servizio di soccorso.
Ed in pochissimo tempo il progetto è passato da un'idea puramente teorica, a qualcosa di tangibile ed operativo in via sperimentale. In un mese CRI in Bici è diventato realtà, grazie alla forza di volontà dei volontari di Croce Rossa Parma, che si sono immediatamente messi a disposizione formando un nutrito gruppo in grado non solo di coprire i turni del nuovo servizio, prima ancora che prendesse vita, ma anche definendo il progetto fin nei minimi dettagli, oltre all'impegno del Consiglio Direttivo, operativo nell'organizzazione tecnica e pratica, e soprattutto anche grazie alla donazione di Pietro Bellotti, artigiano titolare della Bellotti srl, un artigiano che mette tutta la sua passione ed il suo cuore nel lavoro che svolge, e che in quella passione e quel cuore trova molto spesso un piccolo grande spazio per Croce Rossa Parma, rendendosi disponibile con grande entusiasmo a sostenere finanziariamente il progetto!
Ma cos'è CRI in bici? Come accennato prima, è un servizio di presidio sanitario svolto a cavallo di una bicicletta a pedalata assistita, che vuole portare un primo soccorso di qualità in quelle zone della città di più difficile intervento per i mezzi di soccorso tradizionali, vuoi per la presenza di barriere architettoniche che obbligano le ambulanze a percorrere strade più lunghe e trafficate, vuoi per la presenza di aree ad alta concentrazione di persone, che chiaramente ti impongono andature a passo d'uomo, o l'utilizzo ove possibile di percorsi alternativi più lunghi. Questo può causare un "ritardo" negli interventi che, seppur in linea con le linee guida regionali e nazionali, al fine di un soccorso di qualità, necessita di un rimedio. E la presenza in queste zone di volontari addestrati dotati di biciclette elettriche equipaggiate al pari di un'ambulanza, con tutto il necessario per operare il primo soccorso, da garze e disinfettanti fino al defibrillatore, è sicuramente qualcosa che porta questo miglioramento! Ed in modo totalmente ecologico!
CRI in Bici inoltre risulta ideale in tutti quegli eventi programmati come le Fiere, le gare podistiche, ed altri eventi simili, in cui la presenza di un mezzo agile permette di stare più vicino alle persone, senza pregiudicarne la sicurezza. Ne abbiamo avuto un esempio durante il recente Parma Street Food Festival, dove l'intervento di questi mezzi a due ruote ha reso più semplice ed efficace il primo soccorso.
Le nuove mountain bike a pedalata assistita in dotazione a Croce Rossa hanno un'autonomia che può arrivare ad oltre 100 km.
Sono già numerose le occasioni in cui questi nuovi "mezzi di soccorso" verranno utilizzati nel periodo primaverile, e Croce Rossa Parma sta già studiando il potenziamento del servizio, con la dotazione di nuovi mezzi nel medio periodo.
Certo, l'idea di vedere arrivare una bicicletta con sirena e lampeggianti accesi può portare ben più di un sorriso sul volto di chi guarda, ma quando questo ti permette di arrivare in modo più rapido ed efficace vicino a chi ha bisogno di un soccorso, il sorriso da "divertito" diventa di "gratitudine" e "soddisfazione". Soddisfazione perché il nostro obiettivo è sempre quello di alleviare le sofferenze, nel miglior modo possibile, e siamo in grado di farlo anche a cavallo di una bici!
CRI In Bici, presentato alla città nel corso della giornata di apertura della Settimana CRI 2019, ha subito raccolto il commento entusiasta di tutte le autorità presenti, che hanno definito il nuovo servizio una "novità assai preziosa" per Parma, cogliendo appieno le peculiarità e l'utilità di questo nuovo servizio di soccorso "leggero"!
Il lavoro dei volontari CRI Parma chiaramente non finisce qui, prosegue infatti il loro addestramento non certo per utilizzare una bicicletta, ma per conoscere dettagliatamente le aree in cui andranno ad operare, definendo per esempio, percorsi sicuri di intervento in zone come la stazione. In questo caso fondamentali risultano gli incontri con la Polizia Ferroviaria, in grado di illustrare al meglio i percorsi più veloci e sicuri per gli interventi nella zona. Una profonda conoscenza della città, in tutte le sue sfaccettature è infatti una base irrinunciabile per questo tipo di soccorso a… km 0!
Abbiamo cercato un modo diverso di raccontarvi ciò che facciamo e come lo facciamo. Tramite queste pagine scoprirete quello che Croce Rossa Italiana - Comitato di Parma fa in sostegno del territorio, della sua gente e non solo! Attività che, fin dal 1866, coinvolgono il Comitato nel sostegno dei più deboli, sia entro i confini della città ducale che nel resto del nostro paese.
Dovrete scusarci qualche ovvia licenza poetica, sappiamo che oggi (anno 2019, uscita di questa piccola rubrica) non è l'8 maggio e che l'8 maggio quest'anno (sempre 2019) non sarà di sabato, ma... ehi siamo in un racconto, una piccola variazione di calendario male non fa :) Il titolo stesso richiama senza mezze misure un libro che tutti voi, volontari CRI, sicuramente conoscete, Souvenir da Solferino. Un ricordo di Solferino, pubblicato nel novembre del 1862, è un memoriale di guerra scritto da Henry Dunant, il cui contenuto fornì un valido aiuto alla nascita della Croce Rossa. Ora, noi non vogliamo minimamente paragonarci ad un libro di tale valore, ma il richiamo a quei principi, a quella storia che fu di ispirazione per la nascita della nostra associazione, ci sembrava doveroso!
Detto questo, vi auguriamo una buona lettura, e vi lasciamo alle parole scritte dal nostro volontario Nicolò!
Souvenir da Parma
Nove racconti per nove giorni in cui la Croce Rossa Italiana a Parma festeggia. Festeggia il volontariato, l’impegno, il supporto, l’amore e tutto quello serve giorno per giorno garantire aiuto a chi ne ha bisogno. E in questi nove giorni vi racconto cosa facciamo.
[LEGGI] Capitolo 1 - Ogni singolo volontario ha una storia da raccontare. A Parma sono almeno mille! Vi raccontiamo la storia di Henry
[LEGGI] Capitolo 2 - La Croce Rossa Italiana da tantissime cose: tra le tante, salva delle vite
[LEGGI] Capitolo 3 - Anche i pagliacci salvano delle vite
[LEGGI] Capitolo 4 - CRI Parma non solo resta con i piedi a terra, ma ogni tanto vola
[LEGGI] Capitolo 5 - Delle donne speciali sono tra di noi: si chiamano Infermiere Volontarie
[LEGGI] Capitolo 6 - Pionieri della felicità - I Giovani della Croce Rossa di Parma sono ovunque, ma proprio ovunque
[LEGGI] Capitolo 7 - La Protezione Civile
[LEGGI] Capitolo 8 - L'Automedica
[LEGGI] Capitolo 9 - La fine o l'inizio di nuove avventure