Quanto è importante l’uso della parola nelle attività quotidiane? Quanto in quelle specifiche di un Operatore del Sorriso e di un Volontario della Croce Rossa? Quanto invece può costituire valore aggiunto il saper ascoltare ed esprimersi con il corpo, i gesti, il silenzio?
Il 2020 nel Comitato Locale della Croce Rossa di Parma è iniziato con entusiasmo e voglia di mettersi alla prova. A fine gennaio, infatti, la sede ha ospitato il workshop di MIME-FOOLNES - laboratorio di Mimo, Teatro Fisico e Brain Fitness, tenuto da Jacopo Tealdi, attore, pedagogo e Ricercatore.
RISCOPRIRE IL SILENZIO
Il laboratorio, ispirato alla Mindfulness e durato un’intera giornata, ha coinvolto Volontari e Operatori del Sorriso ed è iniziato con…il silenzio.
“L’espressività corporea in assenza di parola – spiega Tealdi- ha permesso di giocare con il corpo e le immagini. La pedagogia del silenzio permette un approccio inusuale alla relazione sociale e l’attività di mimesi instaura immediatamente una complicità di base.”
L’assenza della comunicazione verbale, durante parte del workshop ha quindi permesso ai partecipanti di attivare meccanismi di espressione che passano attraverso il corpo e i gesti.
Ciò è stato particolarmente utile ed interessante per gli Operatori del Sorriso, che “dopo aver appreso immagini e tecniche proprie del mimo classico- aggiunge Jacopo- sono passati a espressioni più comiche e grottesche, tipiche dall’esperienza con il clown, per trasferire attraverso questa modalità, con immediatezza e intuitività, coreografie e scenette tali e tante da costituire un piccolo repertorio, che potrà essere ripetuto durante il servizio come volontari.”
INTENDERSI CON UNO SGUARDO
MIME-FOOLNESS è stato un laboratorio fortemente voluto anche da Cosetta Iacci, Clown Dottore e Referente Gruppo Ods (Operatori del Sorriso) “Gli Scalpitanti” del Comitato CRI Parma, che spiega “Esercitare le tecniche di comunicazione non verbale è importante non solo nel rapporto volontario - utente ma anche nel rapporto volontario – volontario. – e aggiunge - Riuscire ad acquisire una conoscenza talmente elevata da capirsi con uno sguardo non può che essere positivo sia nel contesto dell’emergenza sia in ambito sociale”.