Domenica, 15 Giugno 2025 17:36

Croce Rossa: una "bomba" di solidarietà

Scritto da Nicolò Bertolini

Più di cento volontari da Parma e dal resto della Regione sono stati impegnati tra sabato 14 e domenica 15 giugno nella messa in sicurezza di migliaia di persone per la rimozione di due ordigni bellici

6mila persone evacuate. Centinaia di volontari di tutte le realtà. Due bombe. Una Croce Rossa. Questi un po’ di numeri della grandissima operazione di disinnesco che è avvenuta nell’area ex-Castelletto a Parma. Disagio è vero, ma non sono mancati i sorrisi. Non solo artificieri hanno partecipato all’operazione ma volontari preparati per ogni esigenza. Anche per fare ridere.

LE OPERAZIONI

I due ordigni bellici, risalenti alla guerra mondiale, due bombe d’aereo di 240 kg ciascuna contenenti 124 Kg di esplosivo ad alto potenziale e due congegni di attivazione, sono state disinnescate nella tarda mattinata di domenica. Prima un po’ di preoccupazione. Per quanto la gente avesse fiducia sulle competenze sicure degli artificieri dell’esercito, l’agitazione per qualcosa che potesse andare storto restava. Così più di 6mila persone sono state evacuate dalle proprie abitazioni in via Sidoli e nelle zone limitrofe.

IL PUNTO DI RITROVO

Nella giornata di sabato più di trenta volontari dell’Unità Emergenze (Protezione Civile CRI) hanno montato una grossa tensostruttura adiacente lo stadio Tardini per far trovare un luogo sicuro in particolare alle persone fragili che non potevano andare altrove. Per questa tensostruttura, di dimensioni di 24 metri per 10 della colonna mobile regionale della Croce Rossa, hanno collaborato con noi anche volontari che arrivavano da Cesenatico e da Fabbrico: in tempi record è stata montata.

MA IL “GROSSO” È STATO DOMENICA

Nella giornata di oggi (domenica 15 giugno 2025, ndr) i volontari erano molti di più. E non solo di CRI ma anche di Anpas ed altre realtà. Solo di Croce Rossa, 6 pulmini (Parma 1, Parma 2, Fontanellato, Soragna, Sorbolo 1 e Sorbolo 2) guidati da autisti esperti e presenti con volontari altrettanto preparati per la salvaguardia delle persone fragili evacuate. Non solo pulmini ma anche ambulanze da trasporto ordinario per pazienti più compromessi: Parma 1, San Secondo, Pontetaro e Medesano. Presente anche una ambulanza con infermiere 118 nel caso vi fossero problemi più gravi. Situazione che non è avvenuta. Immancabili “Gli Scalpitanti” di Parma e “Gli sregolati” di Fontanellato, gruppi clown che hanno intrattenuto bambini e anziani fuori casa nell’hub di sicurezza mentre gli ordigni venivano rimossi.

LE VOCI

«La Croce Rossa di Parma rimane unita ed è presente ad un evento che poteva creare difficoltà nella popolazione come il disinnesco di due ordigni bellici in una zona molto centrale della città; confidiamo sempre nell’ottimo operato degli artificieri e ringrazio i volontari di Parma, Provincia e di tutta la Regione che hanno strettamente collaborato per il minor disagio possibile in questa situazione». Queste le parole di Gerardo Piombo, Commissario della CRI Parma che ha coordinato le operazioni dei volontari. Conclude Carlotta volontaria Cri Parma schierata in prima linea: «Non è stata un’emergenza classica, perché l’emergenza non c’era, ma poteva esserci – introduce così la volontaria –. Caldo sì, ma all’hub un vasto gruppo interforze ha coordinato e messo in sicurezza migliaia di persone. Non abbiamo però nulla da segnalare, se non qualche colpo di calore velocemente risolto e un gruppo di clown Cri che giocavano con anziani e bambini».

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